Dietroteatro

Dietroteatro

Responsabile: Adamo Gioia

Via Grazzano, 19 c/o Parrocchia S. Giorgio
33100 – Udine

dietroteatro@email.it

La compagnia “DIETROTEATRO” viene fondata ufficialmente nell’ottobre del 2007 con alle spalle un’attività teatrale incominciata già nel 2000, quando un gruppo di giovani ragazzi, incentivati da Pietro Biasatti e diretti da Franco Ferrante, iniziarono un’esperienza di teatro amatoriale. Così nacque lo “Scjiap di Fantasie Teatral” sotto la parrocchia di San Giorgio Maggiore di Udine. Questa compagnia di giovani alle prime armi, ha fatto rinascere l’attività teatrale a livello amatoriale in “Borg di Grezzan” dopo una lunga tradizione che si era esaurita. Sotto questo nome la compagnia ha collaborato con professionisti di grande spicco come U. T. Gandhi, Dario Zampa e Luigi Maieron che hanno curato la parte musicale rispettivamente di “Martin in tal Jei” (2001), “Polente e computer” (2003) e “Benandants a future memorie” (2005), scritti da Pietro Biasatti che ha anche visto realizzarsi al Mittelfest 2005 di Cividale del Friuli un altro suo lavoro: “Il Pais de cucagne” per la regia di Ferruccio Merisi, cui hanno partecipato anche attori dello stesso “Scjap”. Le scenografie sono state curate da Paolo Coretti e Paolo Falaschi, mentre per le luci la compagnia si è affidata e continua ad affidarsi alla competenza e alla disponibilità di Alberto Bevilacqua, attuale presidente del CSS di Udine. La passione per il teatro, la voglia di sperimentare e di crescere tecnicamente hanno portato alla costituzione di una compagnia indipendente: “DIETROTEATRO” fondata dalla stesse persone che, oggi adulte, da adolescenti si incontravano appunto dietro il teatro. Attualmete “DIETROTEATRO” propone due spettacoli: “Arsenico e vecchi merletti” di Joseph Kesselring e “Il Rôl” di Giovanni Morsan adattato alla lettura scenica da Gianni Gregoricchio, entrambi diretti da Franco Ferrante. Il primo, in lingua italiana, è una commedia brillante in tre atti con un ritmo incalzante e colpi di scena, un nuar che rileva tutti i sui aspetti di farsa macabra. “Arsenico e vecchi merletti” ha fatto la sua prima uscita “a casa” al teatro San Giorgio il 4 maggio del 2007, ottendo un grande successo. I più importanti quotidiani locali, Messaggero Veneto e il Gazzettino, hanno dato risalto all’evento. “Il Rôl” è un albero che sembra abbia uno spirito ed un’anima ed è il soggetto principale dell’opera, attorno al quale ruotano i protagonisti Bubel e Tim e la vita passata presente e futura del paese. Scritto e rappresentato in lingua friulana ha ricevuto consensi e critiche positive in particolare da Elio Varutti su “Il Diari”. In questi giorni il gruppo è impegnato nello studio di un nuovo spettacolo, segno inequivocabile di una continua ricerca di emozioni e nuovi spunti, da leggere sicuramente nell’ottica di una continua crescita e segno indistinguibile di un realtà che non si adagia sugli allori!

Spettacoli in Cartellone:

Tante belle cose

Autore: Edoardo Erba
Regia: Anna Pia Bernardis
Genere:
Anno:
Lingua: italiano
Durata (min.): 75

La compagnia “DietroTeatro” presentato il suo ultimo lavoro, “Tante belle cose” (scritto dall’autore Edoardo Erba e diretto da Anna Pia Bernardis), una commedia introspettiva che analizza le problematiche degli accumulatori compulsivi e riflette sulle debolezze dei rapporti umani.
Orsina è una infermiera a domicilio che, inconsapevole del suo disagio, tende ad accumulare qualsiasi oggetto, poiché legata ad esso da un ricordo affettivo, da un progetto futuro, da un timore irrazionale di privarsene.
Tuttavia, vivendo in un condominio costellato da arcigni individui, viene ritenuta responsabile della sporcizia e degli olezzi della palazzina, motivo per cui i condomini, guidati dalla implacabile e altezzosa Patrizia (Gioia Adamo) e dal viscido opportunista Eugenio (Cristian Monte), assumono un amministratore oberato di debiti e facilmente ricattabile, Aristide (David Donati Della Lunga).
Fra l’ingenua e adorabile Orsina (Irene Antolìn) e il magnanimo Aristide si crea una spontanea simpatia -caratterizzata da momenti di estrema solidarietà e di puro scontro verbale che porterà l’uomo a illudersi di poterla aiutare a liberarsi di tutte quegli oggetti inutili.
Tante belle cose è un lavoro fresco, estremamente attuale e pulsante di energia e comicità. Con un velo delicato di ironia tratta tematiche quotidiane che permettono al pubblico di immedesimarsi nei singoli personaggi: chi non ha mai dovuto confrontarsi con due vicini ottusi e isolati nel proprio perbenismo, chi non ha mai conosciuto qualcuno che, desideroso di riempire un vuoto interiore, si circonda di cose futili e persone inadeguate, chi non ha un amico che viene osteggiato o deriso perché non rientra nel canonico (e discutibile) ritratto di persona “normale”.

Con: Gioia Adamo, David Donati della Longa, Irene Antolìn, Cristian Monte.

La cena dei cretini

Autore: Francis Veber
Regia: Franco Ferrante
Genere: commedia
Anno: 2011
Lingua: italiano
Durata (min.): 100

La Terra è il terzo pianeta per distanza dal Sole ed è l’unico del sistema solare le cui condizioni consentano
lo sviluppo di forme di vita. Orbita alla velocità di 29,8 chilometri al secondo e compie una rotazione
completa ogni 23 ore, 56 minuti, 4 secondi. Circa.
Si stima che la popolazione di questo pianeta oscilli intorno ai 6 miliardi di persone. Si stima, inoltre, che
una significativa minoranza di essi sia composta da cretini.
E se la maggioranza, silenziosa e ragionante, tende ad escludere i suoi “cugini di intelletto” fa eccezione
al pensar comune un piccolo, minuscolo, nucleo non rappresentativo di persone.
Il vezzo del mercoledì sera di un gruppo di amici snob e perbene di Parigi è, infatti, quello di invitare a
cena un cretino e di eleggerne sadicamente, a fine serata, il migliore.
L’editore Pierre Brochant pensa di avere la vittoria in pugno quando qualcosa va storto.
Siete invitati ad assistere a questa brillante commedia teatrale di Francis Veber ma lasciate pure a casa
il cretino. Questa sera lo troverete sul palco e nessuno ve ne vorrà se, per questa volta, riderete di lui.

Con: D. Donati Della Lunga, A. Romanelli, L. Zennaro, D. Lionetti, C. Peresson, C. Piccoli, G. Ardito, L. Nassivera, G. Adamo.

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